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Pyat, Félix.

Scrittore e uomo politico francese. Laureatosi in Legge nel 1831, si orientò verso l'attività letteraria e giornalistica, collaborando a vari giornali, tra cui “Le Figaro” e “Combat”. Amico di G. Sand e frequentatore dei circoli letterari alla moda, fu autore fortunato di drammi a sfondo politico e sociale. Subì varie condanne per reati di stampa e fu più volte costretto all'espatrio (Belgio, Svizzera, Inghilterra). Deputato montagnardo alla Costituente del 1848-49, nel 1870 prese parte alla Comune e, insieme con Ch. Delescluze, capeggiò i dottrinari giacobini convinti di poter restituire alla tradizione rivoluzionaria francese la purezza e l'idealismo di un tempo. Nel 1871 fu eletto deputato della circoscrizione della Senna. Dopo il fallimento della Comune, riuscì a fuggire all'estero, ritornando in Francia nel 1880 dove svolse una modesta attività politica nelle file radicali. Tra le sue opere: Una rivoluzione d'altri tempi (1832), Lo straccivendolo di Parigi (1847), Ozi e letture di un prescritto (1851), Lettere ai proscritti (1855) (Vierzon, Cher 1810 - Saint-Gratien, Seine-et-Oise 1889).